Descrizione prodotto
Un’opera commovente e singolare, quella di Óscar Hahn, la cui maestria consiste nel saper fondere le forme classiche con i nuovi linguaggi e metalinguaggi, portandoli verso il suo proprio raggio d’azione. Si avvale di tutto un sistema di significati che acquisiscono nel suo immaginario una forza centrifuga in grado di trascinare il lettore attraverso acque impetuose e inaspettate. Nulla gli è estraneo. Hahn capisce l’importanza di ogni parola, la fatica che esige un processo creativo, la sintesi in lui contenuta.
Riformula il tema dell’amore attraverso un fantasma che si trasfigura negli oggetti domestici per tornare dalla sua amata. Diventa un asciugamano, un lenzuolo, una fodera, una camicia sporca. L’abbandono e la memoria prendono vita in Mal d’amore, dove il retrogusto di uno strano erotismo si fa strada, come un’ombra che girovaga tra gli angoli, nella speranza di riprendersi quanto è stato perduto.
E poi c’è la morte, che è sempre lì, a spasso nella sua scrittura, ora ludica, ora rituale. Una morte che gli parla all’orecchio, che si siede ai piedi del suo letto con una familiarità che fa rabbrividire.
Hahn si reinventa in ogni libro con sorprendente intuizione, gioca con il linguaggio, a lui regala senso e pienezza, lo adopera ogni volta in maniera funzionale, lo rivitalizza e decanta prima di rimetterlo in circolazione. La sua poesia è una lezione di rigore e di superlativa lucidità.
Dalla prefazione di Mario Meléndez
Il dolente
Passeranno questi giorni come passano
i giorni avversi della vita
Si placheranno i venti che ti spazzano
Si stancherà di sangue la ferita
L’anima errante tornerà al suo nido
Ciò che ieri hai perduto ti sarà restituito
Sarà il sole senza macchia concepito
e uscirà nuovamente dal tuo fianco
Dirai di fronte al mare: come ho fatto
io perso, senza bussola naufragato
ad arrivare in porto con le vele rotte?
E una voce dirà: Non lo sai?
Lo stesso vento che ruppe le tue navi
fa sollevare in volo i gabbiani
Traduzione di Milton Fernández
ÓSCAR HAHN
Óscar Hahn nasce a Iquique, nel nord del Cile, nel 1938. E’ poeta, saggista e critico letterario. Nel 1973, alla vigilia del golpe militare, viene arrestato e costretto a rinunciare al suo incarico di docente presso l’Università del Cile. L’anno successivo sceglierà la via dell’esilio, trasferendosi a New York e quindi nell’Iowa, dove oggi insegna Letteratura ispanoamericana all’università. Hahn ottiene il primo riconoscimento come poeta nel 1959, con il premio di poesia della Federación de Estudiantes del Cile. Nel 1961 gli viene attribuito il premio Alerce de la Sociedad de Escritores per la sua prima raccolta poetica, Esta rosa negra. La sua seconda opera, Agua final (1967), otterrà il premio Único del Primer Certamen Zonal de Poesía Nortina de la Universidad de Cile.
Tra i molteplici riconoscimenti ricevuti spiccano inoltre: il Premio Casa de América de España (2006), il Premio José Lezama Lima (2008), il Premio Iberoamericano di Poesía Pablo Neruda (2011), il Premio “Altazor” (2012) e il Premio Nacional de Literatura (Chile, 2012).
Hahn è stato tradotto in diverse lingue ed è ritenuto una delle voci più importanti della poesia ispanoamericana. Trattato di sortilegi è il suo primo libro tradotto in italiano.
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