Descrizione prodotto
Cosa fanno ventidue stupidi di corsa dietro a un pallone?, si chiedeva Borges.
Sudano, soffrono, gioiscono, bestemmiano, affondano, perdonano, infieriscono, si rammaricano, vincono, perdono, si abbracciano, ricominciano…
Giocano, Maestro, al gioco più vecchio del mondo.
Visto dal Sud del mondo il calcio sembra avere un altro aspetto. In quelle latitudini sono nati i più grandi campioni e lì questo sport prende pieghe dalle tinte forti, definitive, che si confondono facilmente con quelle dell’esistenza stessa.
Questo libro, scritto da un autore di origini uruguaiane, racconta le storie di quei campioni e di altri, ma ci sono anche pagine in cui il calcio si mescola con partite diverse, quelle tra i sogni e la realtà, tra la gioia e la sofferenza, tra il coraggio e la paura, perfino tra la vita e la morte.
Questo è un libro per chi di calcio se ne intende, per chi lo ama da sempre ma anche per chi non l’ha finora considerato degno di nota e al calcio si avvicinerà, a piccoli passi, cominciando perfino ad amarlo un po’.
Perché quella che si racconta qui è semplicemente la vita, solo con uno sguardo privilegiato, quello da un campo di 105 metri per 68, con una palla che rotola, due porte, e un numero imprecisato di cuori che battono all’unisono.
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